sabato 9 gennaio 2010

Un "riccio" fra le poltrone del cinema

“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice, invece, è disgraziata a modo suo”.

E’ sulle parole tolstojane di Anna Karenina che si incontrano e si abbarbicano la pacatezza tutta nipponica del lusinghiero dott. Ozu e i tentennamenti ben ponderati della goffa portiera parigina del palazzo di rue de Grenelle, la discreta, piccata e preparata Madame Michel, per gli amici – ve ne fossero – Renée, che con il brillante e modernissimo professore del Sol Levante ha in comune più di quanto, a prima vista, non si creda.

E a seguire il senso di quel motto è anche Paloma, che con la sua salopette di gusto rertò, i capricci dei suoi ricci e la montatura “potteriana” degli occhiali che filtrano il suo sguardo di bambina già cresciuta, si candida a nuova Ermione del suicidio domestico incompiuto.

Chi ha amato il libro della Sig.ra Burbery, tuttavia, non si aspetti di gustarne una fedele trasposizione cinematografica: il film infatti, liberamente ispirato al romanzo, si limita a coglierne alcuni aspetti sottacendone discutibilmente altri ma enfatizzandone con meravigliosa leggerezza il sottile sarcasmo e l’umanità deliziosa dei suoi tre personaggi principali. VOTO: 7


L.F.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Appena andata a vedere questo film...e concordo sul fatto che non è molto fedele al libro...ma ha una leggerezza e profondità allo stesso tempo che lascia piacevolmente sorpresi...da vedere insomma.

penny ha detto...

Penso che fosse un'impresa molto difficile portare sul grande schermo un libro che si era fatto apprezzare soprattutto per il suo stile e la sua profondità,piuttosto che per la trama..
Il risultato è un film sicuramente ben fatto,colto, ma che,almeno a me,non è riuscito a trasmettere quanto era riuscito al libro,perdendone molto sense of humour. Detto questo trovo che il personaggio più riuscito sia quello della portinaia, "ispida come un riccio ma terribilmente risoluta ed elegante"..

giuli. ha detto...

meno ruffiano del libro, ma anche meno ricco di particolari che, si sà, la scrittura riesce a regalare meglio.
scorrevole, saporito e moderno.
a mio avviso questo film ha lo stesso peso di un 'il favoloso mondo di Amelie', il libro è più riccio..uno stile non nuovo però in grado di ritagliare personaggi con forbici sottili..