




"La prima cosa bella" è quello che si può definire un film riuscito, un racconto ispirato, l’efficace rievocazione di un'epoca intera, con i suoi scheletri occultati ed i suoi schemi prestabiliti: in esso rivivono i primi anni ’70, fotografati nei loro colori nostalgici e dimessi, appannati dal fumo di sigaretta e da una gaudente misuratezza proletaria; rivive la musica del periodo, con l'omonimo motivetto di Nicola Di Bari e il sottofondo de “L'eternità” dei Camaleonti; rivive la Versilia delle sere d’estate, delle inflessioni da imitare e dei diminutivi che strappano un sorriso; e rivivono, infine, affetti e collisioni vecchi quarant’anni eppur così vibranti e radicati ("Io non ne ho di bei ricordi. E se ce ne avessi me li farei levare tutti dalla testa").

Con un cast d’eccezione che rotea intorno alle figure dei figli Pandolfi/Mastandrea e di un personaggio fuori registro come quello della meravigliosamente scriteriata mamma Anna (giovane e bellissima con Michaela Ramazzotti, affettuosa e beffarda nell’interpretazione di Stefania Sandrelli), il livornese Paolo Virzì, tredici anni e Ovisodi più tardi dal suo debutto di regista, ci racconta con epidermica grazia toscana la storia gravosa e zigzagante di un’umile famiglia di suoi conterranei e del loro sudato e (amaramente) ripagato tentativo di riappacificarsi con la vita.
Ed è così che i fratelli Michelucci, Bruno e Valeria, ricompongono il puzzle dei loro rapporti individuali e materni in un viaggio fisico ed emotivo attraverso il presente della donna, paziente terminale, e a ritroso nel proprio passato di figli sballottati e contesi, tormento e passione di una madre sedotta e seduttrice, vitalissima anche in punto di morte. VOTO: 10 (e non è una bischerata).
L.F.
Facebook e i Social Network in genere sono oggi lo strumento di comunicazione preferito dal popolo dei navigatori di Rete.Linguaggi, orientamenti, progetti, relazioni personali: tutto sembra essere profondamente mediato e suggestionato dai nuovi sistemi di interazione multimediale.
Ma cosa si cela dietro a questo robusto fenomeno di partecipazione collettiva? Quali le potenzialità e i pericoli ad esso connessi? E che uso fanno i giovani utenti e la stessa amministrazione comunale della piattaforma sociale più chiacchierata del mondo?
Venite a scoprirlo venerdì 29 gennaio a La Tenda di Modena. Su Stradanove.net il programma dettagliato.

