mercoledì 27 gennaio 2010

"La prima cosa bella" che ho avuto da Virzì

"La prima cosa bella" è quello che si può definire un film riuscito, un racconto ispirato, l’efficace rievocazione di un'epoca intera, con i suoi scheletri occultati ed i suoi schemi prestabiliti: in esso rivivono i primi anni ’70, fotografati nei loro colori nostalgici e dimessi, appannati dal fumo di sigaretta e da una gaudente misuratezza proletaria; rivive la musica del periodo, con l'omonimo motivetto di Nicola Di Bari e il sottofondo de “L'eternità” dei Camaleonti; rivive la Versilia delle sere d’estate, delle inflessioni da imitare e dei diminutivi che strappano un sorriso; e rivivono, infine, affetti e collisioni vecchi quarant’anni eppur così vibranti e radicati ("Io non ne ho di bei ricordi. E se ce ne avessi me li farei levare tutti dalla testa").


Con un cast d’eccezione che rotea intorno alle figure dei figli Pandolfi/Mastandrea e di un personaggio fuori registro come quello della meravigliosamente scriteriata mamma Anna (giovane e bellissima con Michaela Ramazzotti, affettuosa e beffarda nell’interpretazione di Stefania Sandrelli), il livornese Paolo Virzì, tredici anni e Ovisodi più tardi dal suo debutto di regista, ci racconta con epidermica grazia toscana la storia gravosa e zigzagante di un’umile famiglia di suoi conterranei e del loro sudato e (amaramente) ripagato tentativo di riappacificarsi con la vita.

Ed è così che i fratelli Michelucci, Bruno e Valeria, ricompongono il puzzle dei loro rapporti individuali e materni in un viaggio fisico ed emotivo attraverso il presente della donna, paziente terminale, e a ritroso nel proprio passato di figli sballottati e contesi, tormento e passione di una madre sedotta e seduttrice, vitalissima anche in punto di morte. VOTO: 10 (e non è una bischerata).




L.F.

5 commenti:

eleanor rigby ha detto...

Credo che con questo film Virzì si confermi l'unico vero erede della commedia all'italiana,capace di alternare ironia e malinconia,stando dalla parte dell'uomo e dei suoi sentimenti,delle sue debolezze.
Un cast superbo per un film che ha lasciato il segno.

Anonimo ha detto...

Era da tempo che non vedevo un film italiano che mi piacesse tanto!Bravi gli attori ,i bambini che interpretano il ruolo di Mastreandea e la Pandolfi da "piccini" sono straordinari!Bravo Virzi'....continua cosi'...

ilaria ha detto...

Ottima scelta! Un film commuovente, specchio di una realtà dietro l'angolo ma anche così lontana...Anni intensi ma allo stesso tempo ingenui, così come il caratttere della protagonista femminile! Un film che ti fa pensare al tempo che scorre, ai momenti passati coi genitori, a quando questi momenti finiscono, al dolore profondo che provocano le perdite. Che dire poi degli attori? Bravissimi!
E una colonna sonora che ridona luce alla bellissima canzone di Nicola di Bari, quando l'ho risentita...brividi! grazie Virzì, e viva il cinema italiano, stavolta.

persogiàdisuo ha detto...

Ma che bravo che sei a scrvere recensioni!Io il film non l'ho ancora visto,anche perchè ce ne sono un sacco in giro in questo momento!

Luca SS9 ha detto...

Grazie Perso, e se hai qualche film da suggerire dì pure! ;)
Nel frattempo, hai recuperato il mancato appuntamento con questo bel film di Virzì?