

L’autore, Alberto Bracci Testasecca, scrittore e traduttore di letteratura contemporanea (Anna Politkovskaja, John Pilge, Eric-Emmanuel Schmitt) inquadra parodistico, con cinico minimalismo ripulito di orpelli narrativi, il trend dell’odierna produzione romanzesca, fra le cui righe sospirose e stereotipate si delinea il temperamento (molle, mocciano) delle nuove generazioni di giovani lettori.
E lo fa facendoci sghignazzare sulle piccinerie del più adolescenziale lessico con le “K”, o indispettire all’idea che per amarsi credibilmente ci si debba parlare come fra carte di cioccolatini.
Un Testasecca che batte là dove il Moccia è caldo, dunque, con una storia toccante e stanante, disseminata di immagini che fanno sorridere sotto i baffi (sin dalla copertina).
Stradanove lo ha intervistato per voi >>> LEGGI QUI.
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Luca Fiorini
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