Fra vistosi bistrò modaioli, incombenti uffici immigrazione e art crimes notturni espletati in un teso clima antirepubblicano, le vite scriteriate di Susana, rocker scattosa e pittoresca, Micky, bel barista clandestino, e Benjiamin, “mammo” gay trentatreenne neo broker ed ex mormone, si incrociano sotto gli occhi increduli, inquisitori e a tratti divertiti di un' “obliqua spettatrice” d'origine italiana, dietro le vetrate di un locale dell'isola che non dorme mai.
Sul finale, in quel'11 settembre 2001 che cambierà di poco o molto le vite di tutti, qualcuno di loro si ritroverà, qualcun altro si perderà per sempre.
Sul finale, in quel'11 settembre 2001 che cambierà di poco o molto le vite di tutti, qualcuno di loro si ritroverà, qualcun altro si perderà per sempre.
Stradanove intervista Elena Attala Perazzini, free-lance producer per Rai International, PR di Rainbow Room e infine assistente di Oriana Fallaci e scrittrice residente a New York dal 1997, che ci racconta le loro storie in Tre stop (più uno) assieme alla sua.
Il romanzo è vincitore del "Premio Internazionale Cartagine 2009" per la sezione Arte e Cultura.
Per l'intervista alla scrittrice clicca QUI.
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