mercoledì 13 gennaio 2010

“Sherlock Holmes”. Ovvero il primo passo per farsi perdonare…




Tutti (o quasi) i registi hanno nel curriculum film dei quali è giusto vergognarsi. Opere talmente brutte che spesso (almeno a Hollywood) si adottano degli pseudonimi per disconoscerne la paternità (Alan Smithee è il nome più usato).
Poi, certo, ci sono film solo brutti e altri straordinariamente osceni. Di una inguardabilità che va al di là del trash o dell’orrido. Per fare un esempio, Scorsese con “Aviator” non ha fatto una ciofeca, semplicemente una pellicola mediocre (almeno rispetto a tutto il resto della sua filmografia). Lo si può perdonare.

Ma – e veniamo a noi – Guy Ritchie proprio no.
Lui è noto agli appassionati di cinema per gli ottimi “Lock & Stock - Pazzi scatenati” e “Snatch - Lo strappo”, ma è (ahilui) conosciuto anche da chi non frequenta la settima arte per il matrimonio (fallito) con Madonna.
Un regista talentuoso e originale che, negli anni in cui la popstar Ciccone gli era vicino, ha diretto uno dei film più inutili e brutti della storia del cinema, quel “Travolti dal destino”, remake dell'italiano “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto”, che su IMDB si merita un sonante 3,6 di voto.

Per risollevarsi da tale scempio, servivano minimo 5 capolavori. “Sherlock Holmes”, suo ultimo parto, non è un capolavoro. Ma è un buon inizio per la redenzione.
Veloce, accattivante, con due protagonisti carismatici e in gran forma, una sceneggiatura che regge e intriga e una regia convincente. I puristi del detective di Baker Street storceranno il naso per alcune “licenze poetiche” che il regista si è preso, ma indubbiamente questo Sherlock Holmes coglie nel segno.
VOTO 7,5 (al film, 6 a Ritchie, su cui peserà ancora per molto il fardello di quel terribile orrore – che, guarda caso, aveva come protagonista proprio l’allora consorte…).




G.S.

1 commento:

persogiàdisuo ha detto...

Bellino Sherlock Holmes, mischia spettacolo ad una sceneggiatura accorta.
Comunque Travolti dal destino non è un brutto film: depurato dalla sua dimensione politica, rimane una delicata storia d'amore impossibile senza happy ending e per questo non è stata digerita dalla critica. Oltre che per la presenza dell'odatissima Madonna: riferendosi al sito da te citato, Imbd, vediamo che qualsiasi film in cui è apparsa, non ottiene la sufficienza, anche quando si tratta di film buoni come Occhi di serpente e Dick Tracy.