venerdì 2 aprile 2010

Mine vaganti: le "bombe intelligenti" di Ferzan Ozpetek

“Cinquantamila” non sono solo le lacrime intonate da Nina Zilli nella colonna sonora voluta dal regista e sceneggiatore di Istanbul, ma anche, arrotondando per eccesso, i momenti di ilarità che infarciscono l'ultimo copione del Ferzan de “Il bagno turco”, fra squisite mine ignoranti – pardon: vaganti – che delle vecchie fate di nove anni addietro conservano la caustica gaiezza, smezzandone la zavorra.

Protagonista è Tommaso (Riccardo Scamarcio), piacente trentenne espatriato nella Capitale, figlio minore di una discussa famiglia della piccola imprenditoria pugliese, che rientrato dapprima a Lecce per un ordinario soggiorno a denti stretti fra parenti indisponenti e un padre-padrone cui Ledda dedicherebbe volentieri un pugno di capoversi, opta infine per un outing roboante e insperato, bissando non senza indugio l'omo-nima dichiarazione del fratello (Alessandro Preziosi).

E quello stesso bicchiere che nel 2001, sibillino sul finale del set, cade senza infrangersi ai piedi di una emule e tremule Margherita Buy preannunciando il confidato ritorno di una persona amata, compare nuovamente qui, integro ed eloquente più che mai, a risuonare col rintocco bucante di un cucchiaino per richiamare l'attenzione dei presenti sgrassandone i sospetti, le coscienze, i convincimenti.

"Non farti mai dire dagli altri chi devi amare e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre": sono le parole irriducibili e senza biasimo della lucidissima nonna di Tommaso (Ilaria Occhini), golosa vecchia suicida di casa Cantone che con il giovane nipote in balia di un padre prevaricatore disingannato e una madre cortese ultraconservatrice condivide il rammarico di un amore sfrattato.

Fra contingenze tragicomiche e piccati botta&risposta di vago gusto tognazziano, le bombe che Ozpetek lancia al suo pubblico eterogeneo e divertito sono, in verità, ordigni erranti e disinnescati sul terreno minato di un pregiudizio puritano e antiprogressista dalla miccia cortissima. VOTO: 7,5

L.F.

2 commenti:

Fata ignorante ha detto...

A me è piaciuto..dopo il cupo 'un giorno perfetto' ferzan ritorna all'ironia..anche se certamente il tema non è dei più originali,adoro i film corali e lui è un maestro in questo..i suoi personaggi sono sempre irrisolti,sfuggenti, veri.Uno sguardo sempre al passato (quello della nonna), così come in 'la finestra di fronte'.ho trovato giusto anche allontanarsi dalla solita Roma per lasciare spazio ad una storia di provincia. bella la scena finale del ballo.

Certamente però'le fate ignoranti' rimane ancora al primo posto indiscusso della sua filmografia.

Anonimo ha detto...

look at SSQBkEwB [URL=http://www.ugg--outlet-online.blogspot.com/]cheap ugg boots online[/URL] to take huge discount zBFmzumd [URL=http://www.ugg--outlet-online.blogspot.com/ ] http://www.ugg--outlet-online.blogspot.com/ [/URL]