venerdì 11 marzo 2011

IERI&OGGI Giovani: "Nuove generazioni, democrazia, socialismo" - Paolo Franchi, anno 1977

Strada9 Blog inaugura un nuovo appuntamento bisettimanale riproponendo letture (datate) di assoluta modernità. Leitmotiv: i giovani di ieri, a confronto con quelli di oggi.

Il primo esempio è offerto da Paolo Franchi, nelle pagine di "Nuove generazioni, democrazia, socialismo" (Editori Riuniti, prima edizione gennaio 1977).

Giornalista e commentatore politico, Franchi ha maturato un'esperienza ventennale presso il Corriere della Sera, prima come inviato e capo servizio, poi come editorialista. La sua scrittura giornalistica (politicamente orientata a centro-sinistra, ma frequentemente critica nei confronti della propria fazione) è incentrata sulle vicende della politica interna.

Dal testo "Nuove generazioni, democrazia, socialismo" riproponiamo due estratti dal capitolo La questione giovanile oggi.

martedì 8 marzo 2011

8 marzo al Teatro Storchi: LUI, un patàca qualsiasi

Il Teatro Storchi di Modena rende omaggio alle donne, nella giornata loro dedicata, con uno spettacolo serale di e con Ivano Marescotti: in scena alle 21.00 "Lui, un patàca qualsiasi".

Tra “Patàca” e “Quaión” in Romagna non c’è molta differenza. E “Lui” è, appunto, un patàca qualsiasi che si racconta. Un personaggio a cui dà voce Ivano Marescotti, che ha fatto dei suoi recital una forma di spettacolo in progressione. Un personaggio cresciuto nel dialetto romagnolo, sua lingua madre, un mondo dove, per descrivere una processione si usava dire “mo non c’era mica nessuno, c’erano delle donne…!”
Un recital che finge di essere altro ma che appoggia sostanzialmente su storie autobiografiche vissute, “fatti veri”, come si dice dalle sue parti. Uno spettacolo che Marescotti ripropone da anni sempre uguale e sempre diverso, una sorta di tormentone indirizzato a tutti coloro che dopo lunga ponderazione hanno deciso di dare una svolta alla propria vita seguendo l’indicazione di Raffaello Baldini, il più grande poeta uscito negli ultimi decenni: “e poi basta mi sono stufato, tutti i giorni uguali, non se ne può più: voglio farmi crescere i baffi, tò mo vè!"

Info: http://www.comune.modena.it/

Fuori Tv: l'Iraq nella voce e nel volto di un iracheno



Un antico proverbio arabo recita "se il tuo vicino ti odia, sposta la porta della tua casa". Questo adagio sembra creato apposta per chi, come gli iracheni, hanno dovuto subire anni di guerra, privazioni, paure. Sposta la porta della tua casa. E' quello che hanno fatto migliaia di iracheni durante gli innumerevoli anni di guerra. Baha è uno dei tanti iracheni che hanno dovuto affrontare questo viaggio. Vive oggi in Italia, dove studia, ha un lavoro, una casa e molti amici. Il viaggio di Baha fa pensare e riflettere sulla condizione dei profughi. Al significato di questo termine e a come lo utilizziamo. La sua esperienza rimanda anche al significato di accoglienza. Dal momento in cui non si deve dimenticare che il grado di salute delle nostre comunità si misura anche grazie al sistema di accoglienza di cui siamo in grado di dotarci.