venerdì 5 novembre 2010

Intervista a Antonella Lattanzi - "Devozione"

Sabato 6 novembre, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Delfini di Modena, il nuovo ciclo di Zona Holden sarà inaugurato da Antonella Lattanzi, giovane e brillante scrittrice, firma del romanzo "Devozione" (Einaudi Stile libero, 2010), storia di dipendenza, anche metaforica, e di devozione letterale e letteraria al mondo dell'eroina.

Stradanove l'ha intervistata, in una chiaccherata a ritroso fra i momenti che hanno preceduto la scrittura del romanzo, la sua esperienza di autrice e le icone tossiche e asfittiche della società contemporanea.

Per leggere l'intervista >>> CLICCA QUI

Gli appuntamenti del weekend a Modena? CLICCA SULL'IMMAGINE per scoprirli (05>07 novembre 2010)

mercoledì 3 novembre 2010

Intervista ad Alberto B. Testasecca - "Volevo essere Moccia"

Il Re Mida della letteratura italiana per i più giovani (e per larga parte dei meno giovani) ha un nome che riecheggia oggi in tutta la sua brevità altisonante: Moccia. A detestarlo, non senza invidiarne a pugni stretti l’inarrivabile successo di vendite, è Luciano Košak, autore un po’ pretenzioso e di scarsissima fama. A scoprirlo per la prima volta, invece, con sguardo perplesso ma non meno sognante ed ispirato, è Marilù, trentottenne ex tossica risvegliatasi da un coma durato dodici anni. E ad essere sfiorati dal Moccia-pensiero sono anche i rispettivi compagni dei due: Roberto, imbranato smanettone col pallino dei fantasy games, che del Federico nazionale si sciroppa gli aforismi mentre tenta di darsi da fare con le donne, e Laura, brillante manager carrierista nonché moglie disillusa, che nell’adulterio appassionato alla “Scusa ma ti chiamo amore” cerca la propria occasione di riscatto.

L’autore, Alberto Bracci Testasecca, scrittore e traduttore di letteratura contemporanea (Anna Politkovskaja, John Pilge, Eric-Emmanuel Schmitt) inquadra parodistico, con cinico minimalismo ripulito di orpelli narrativi, il trend dell’odierna produzione romanzesca, fra le cui righe sospirose e stereotipate si delinea il temperamento (molle, mocciano) delle nuove generazioni di giovani lettori.
E lo fa facendoci sghignazzare sulle piccinerie del più adolescenziale lessico con le “K”, o indispettire all’idea che per amarsi credibilmente ci si debba parlare come fra carte di cioccolatini.

Un Testasecca che batte là dove il Moccia è caldo, dunque, con una storia toccante e stanante, disseminata di immagini che fanno sorridere sotto i baffi (sin dalla copertina).
Stradanove lo ha intervistato per voi >>> LEGGI QUI.
Luca Fiorini

martedì 2 novembre 2010

Dicotoduomia


Scatti curiosi, punti di vista insoliti, stranezze, dettagli, profili: inviateci a stradanoveblog@gmail.com le vostre immagini più accattivanti della Modena più ignota, per non trascurare il trascurabile.


Foto di Angelo Ferrera